“La previdenza ha perso la bussola?”
Il 28 febbraio 2013 presso NH Hotel di via dei Gracchi 324 a Roma si è tenuta la tavola rotonda “La previdenza ha perso la bussola?” promossa dalla Commissione Diritto&Fisco di AICP.
Hanno partecipato ai Lavori il prof. Pasquale Sandulli, già Ordinario di Diritto del Lavoro e della Previdenza dell’Università La Sapienza di Roma, Paolo Carraro esperto di mercato del lavoro della CISL, Antonello Crudo Direttore Generale Vicario dell’INPS e Federico Spiniello Direttore Generale del Fondo pensione Cooperlavoro. La serata è stata moderata da Valeria Picchio, responsabile della Commissione Diritto&Fsico di AICP.
Nel corso della serata il Presidente Roberto Milone ha conferito il titolo di socio onorario di AICP al professor Sandulli.
Con un’ampia relazione introduttiva, il professore ha messo in evidenza i complessi intrecci tra diritto del lavoro e della previdenza non solo nell’ambito delle riforme intervenute tra il 2011 e il 2012 ma lungo tutto corso dell’evoluzione legislativa e in particolare sin dagli anni ottanta con la disciplina del part time e la soluzione data al problema del minimale contributivo, in cui emerge come non solo il diritto del lavoro influisca sul diritto previdenziale ma, aspetto troppo spesso dimenticato nelle riforme del mercato del lavoro, avvenga anche il contrario. Ha quindi richiamato la necessità che le norme vengano elaborate con più attenzione sia dal punto di vista della tecnica giuridica sia dal punto di vista della finalità che intendono perseguire che, per quanto riguarda la previdenza, deve sempre essere individuata nell’articolo 38 della Carta costituzionale e in particolare nel terzo comma (il lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”). Di conseguenza, per quanto importante, il dato della sostenibilità economica non può essere inteso come elemento esclusivo per la formulazione delle regole di funzionamento del sistema.
Successivamente Paolo Carraro ha offerto un quadro della riforma degli ammortizzatori sociali sottolineando la preoccupazione che nell’attuale quadro politico ed economico gli accordi finalizzati alla creazione dei fondi di solidarietà bilaterali non possano decollare come previsto dalla legge.
Antonello Crudo ha, invece, sottolineato come l’INPS sia profondamente coinvolta dal punto di vista organizzativo, anche a fronte di una pesante riduzione delle spese della pubblica amministrazione, in tutti i processi che vengono attivati dalle riforme della previdenza, del lavoro e degli ammortizzatori sociali ma che è sempre più importante che il sistema nel suo complesso sia in grado di spiegare ai cittadini a che cosa serve la previdenza e quindi il risparmio previdenziale, anche di tipo obbligatorio perché nell’ attuale complessità delle norme l’obiettivo fondamentale di garantire la prestazione finale rischia di sfuggire nella percezione comune.
Infine, Federico Spiniello si è interrogato sul futuro dei fondi pensione complementari e del principio di funzionalità della previdenza di secondo pilastro rispetto a quella di primo pilastro sia nel contesto della riforma introdotta dalla legge 214/2011 e del profondo differimento dell’età pensionabile, sia nell’ambito dell’attuale incertezza sociale ed economica dei lavoratori.
L’alto livello degli interventi e l’attenzione riservata dai relatori all’attività di promozione culturale di AICP è stata apprezzata da tutti i partecipanti.